Escoriosi
La Necrosi Corticale della vite, comunemente detta Escoriosi, è un’avversità potenziale di ogni vitigno, soprattutto in collina: alcuni sono più soggetti di altri, come Cabernet, Groppello, Chardonnay .
Provoca l’escoriosi un fungo miceto, la Phomopsis viticola, appartenente al genere Phomopsis che in generale può provocare galle su piante d’ornamento come la gardenia, o come anche quercia, frassino ad alto fusto.
Durante l’inverno questo fungo è presente come picnidi e miceli, sui tralci delle viti, o a terra.
All’inizio della primavera, con l’ausilio della piogge, i picnidi rilasciano le spore e il fungo si propaga e moltiplica tramite stomi o spaccature ai tralci causando evidenti infezioni dopo circa 3 o 4 settimane.
Si formano punti neri generatori di escoriosi sulle foglie e alla base dei giovani germogli , i quali espandendosi provocano rotture e fessurazioni. (1)
Sui grappoli il fungo si inocula nell’acino alla germogliazione in primavera, e rimane latente fino alla maturazione. (2)
Per limitare la presenza di escoriosi, è necessario innanzi tutto intervenire al momento della potatura: tenere separate le viti malate da quelle sane, rimuovere dal vigneto le parti potate bruciandole.
Per il controllo di questa malattia escoriotica, sono risultati efficaci dei rimedi chimici protettivi precedenti all’infezione, solfati, come anche trattamenti in acqua a 50°C per trenta minuti. (3)
Prove di campo hanno anche sottolineato l’efficacia dell’azixtrobina ,dei rimedi anti oidio e anti peronosporici; in generale diminuire i concimi a base di azoto.
(1) Phomopsis Cane and Leaf Spot Phomopsis viticola, Joy Hilton, 2011
(2) Phomopsis Cane and Leaf Spot of Grape, Anco, Erincik, A. Ellis, 2011
(3) Phomopsis viticola : pathogenicity and management , Rawnsley,Wicks, 2002